L'attuale rione Ripa nel Medioevo era chiamato "Regio Ripe et Marmorate ": il secondo nome era dovuto al fatto che nel piccolo porto sotto l'Aventino (Ripa), in epoca imperiale, arrivavano a Roma dall'Oriente blocchi grezzi di marmo ("marmora"), che poi erano stipati in un deposito detto "Emporium" (da cui l'odierna piazza dell'Emporio). Lo stemma è un timone di nave, in riferimento all'antico porto.
Tre sono le zone che lo caratterizzano: l'Aventino, l'Isola Tiberina e la valle Murcia. Fu proprio in quest'ultima località che ebbe inizio la storia di Roma: al Velabro (Arco di Giano), un tempo ricoperto di acque stagnanti, il pastore Faustolo vide galleggiare la cesta con dentro i due gemelli neonati, cui diede i nomi di Romolo e Remo. La valle è anche ricordata per l'imponente presenza del Circo Massimo, dove si svolgevano le corse delle bighe e dei cavalli. In quel tempo veniva descritto come una delle sette meraviglie del mondo, capace di contenere 150.000 spettatori. Subì incendi e rifacimenti e nel 549 si svolsero le ultime gare, quando la sua capienza era arrivata a ben 300 mila spettatori Non si può lasciare Ripa senza visitare il mascherone di Bocca della Verità, sotto il portico di Santa Maria in Cosmedin. La tradizione narra che hai bugiardi il faccione (ex tombino di fogna) trancerà la mano con un morso. Altra perla del rione è l’isola Tiberina, dove sorge la nostra trattoria "Sora Lella":
L’isola consacrata ad Esculapio, dio della medicina, fu trasformata, in epoca romana, in una grande nave di marmo: il tempio, dove ora sorge la chiesa di San Bartolomeo, divenne un grande ospedale. Nel 1575 viene fondato l'ospedale Fatebenefratelli, da parte dei frati ospedalieri di San Giovani di Dio. Ultima tappa ripense, il complesso di San Michele sulla riva destra del Tevere. Edificio enorme, con un fronte di 334 metri è, si estende per cinque ettari (la metà esatta del Louvre).